6 luglio 2011

La leggerezza del piombo, la pesantezza della piuma (F.Russo)

Oggi lascio il microfono al mio amico ed allievo Fabio Russo.
Fabio ha cominciato parecchio tempo fa, camminando fianco a fianco con me in tutte le evoluzioni stilistiche che mi hanno portato fino a qui, passando dal rigido al fluido, dal forte al cedevole, dall'imporre all'ascoltare.


"Pesa di più un chilo di piume o un chilo di piombo?
Alzi la mano chi da bambino non abbia ricevuto questa domanda/tranello.
Ok, credo quasi tutti.

Molti di noi sono caduti nel tranello, rispondendo di istinto in questo modo "Un chilo di piombo", e tutti scoppiavamo a ridere quando il nostro
interlocutore rispondeva "Ma come!?Pesano entrambi un chilo!!!"

Assodato questo possiamo anche andare avanti.





Ora alzi la mano l'aikidoka che ha imparato la lezione.

Credo che siamo ancora in molti ad essere convinti che in aikido pesi di più un chilo di piombo.Salviamoci!!!

Sono tante le volte che vedo da spettatore o sento in prima persona il "tocco", quel contatto che tori prende con uke, dopo che quest'ultimo ha sferrato
un atemi.

Sia vederlo che praticarlo offre una sensazione stranissima, il contatto che c'è è leggerissimo, si ha l'impressione che quel contatto non sia altro
che un soffio, ma allo stesso tempo quel soffio è potentissimo, può esplodere, tutta l'intenzione di tori è lì in quel contatto che quasi non si sente.



Da spettatore devo ammettere che sembra 'poco reale', ci si chiede "Si vabbè ma non lo sta controllando proprio?" "Sì vabbè ma non può andarsene una
volta che l'atemi non ha colpito il bersaglio?", invece da praticante vi posso assicurare che allontanarsi da quel controllo è l'ultima cosa che
prenderei in considerazione, quel controllo non è importante per tori, ma è di vitale importanza per uke, è la sottile linea di confine che lo separa
da una mazziata colossale.



La sensazione che sento da parte di Tori è la sequente
                'Io sono qui, sono presente, ne sono consapevole e ne devi essere consapevole anche tu'
               
La sensazione che senta da uke è la seguente
                'Se perdo questo punto di contatto, lui espolde contro di me, gli apro i cancelli per entrare contro di me'
allo stesso tempo penso
                'Se forzo quel contatto e gli vado contro, molto probabilmente tori sarà in grado di gestire la mia opposizione,
                 gli offro uno spunto, un nuovo punto di partenza per poter lavorare e ci si ritrova al punto di partenza'

Questo non significa che un uke che si trova in quella situazione è assolutamente "morto", dipende da tanti fattori, ma per ora limitiamoci ad
evidenziare l'importanza del contatto che si stabilisce tra i due partner.

Si tratta di una leggerezza esplosiva sempre presente, uke si trova in quel contatto, sente che la presenza di tori è una piuma, ma non riesce ad
andare via, perchè quella piuma è particolare, è una piuma di piombo.




Impariamo a stabilire questo contatto con i nostri uke, vedo spesso (sono stato il primo a farlo e credo che lo faccio ancora qualche volta) tori
inchiodare uke a terra; questa forma è comunque efficace, ma è limitata, se inchiodo uke a terra di certo non ha senso riportarlo su per fare shiho nage.
Così come se il mio contatto è troppo leggero, diventa inutile, e uke può andare via tranquillamente se è buono, se è cattivo potrebbe sferrare un
altro atemi e farmi moooooolto male.

Credo che dovrremo trovare il giusto equilibrio tra la pesantezza della piuma e la leggerezza del piombo.





Grazie a tutti per la lettura, sperando nel mio piccolo di esservi stato d'aiuto." 
F.R.



1 commento:

  1. L'equilibrio è a mio avviso l'elemento fondamentale della vita.
    Chi riesce a trovarlo in ogni dove avrà successo..

    P.S.: Dicky Ecklund ne aveva un concetto tutto suo ma è stato grandioso comunque :)

    http://www.youtube.com/watch?v=gKGonHvZ5uI

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