23 dicembre 2012

I viaggi nel tempo, vecchie panzane e l'ingrediente segreto

Parlavo recentemente con un mio fraterno amico a proposito di un grande equivoco che pervade e possiede il magico mondo degli aikidoka.
Una di quelle verità storiche completamente inventate che in qualche modo ottengono tanta attenzione da diventare perfino credibili.

Più o meno alla stregua di John Titor, il soldato che nel novembre 2000 ha cominciato a postare sui forum americani la storia che lui arrivasse dal futuro, dal 2036, e che fosse tornato indietro nel tempo da una realtà distrutta da una guerra atomica e che avesse viaggiato per recuperare alcuni strumenti tecnologici inutilizzabili nella sua epoca.





Titor divenne subito un fenomeno di tal portata da interessare le tv di mezzo mondo ed un personaggio che pur scrivendo minchiate stratosferiche ancora oggi viene celebrato come un eroe nei siti di profezie e maghetti.

Tutti sappiamo che probabilmente si trattava di un adolescente onanista di Sesto San Giovanni, all'anagrafe conosciuto come Ermenegildo Vattellapesca, ma è più romantico pensare ad un novello Mr Peebody che attraversa i secoli per salvare il pianeta.

Titor è solo una delle leggende metropolitane che da sempre circolano in rete e che creano la corrente del Non Pensiero, sostenitrice accanita del "non è vero, ma MI PIACE crederci!"




Dalle nostre parti la leggenda più comune è che basta mettersi un Hakama addosso e salire su un tatami per acquisire misteriosi poteri e sopite qualità capaci di:

- Renderci Uomini migliori
- Atleti di primo ordine
- Tecnici chirurgicamente perfetti
- Guerrieri invincibili.

Ora...quando avete smesso di ridere ricominciamo.

Sembrerebbe abbastanza scontato sottolineare che ciò che non si allena non si sa fare.

Ma lo sarebbe anche dire che i viaggi nel tempo non esistono, altrimenti avremmo un pienone di gente venuta dal futuro a fare la pelle a qualche politico di troppo.





Eppure è così.
Se non cadi, indossare l'hakama non ti renderà capace di farlo.
Se non ti alleni fisicamente, l'hakama non aprirà i tuoi polmoni e ti donerà fiato a sufficienza per dieci, dico dieci, minuti di normalissimo keiko.

Se non ti alleni con un uke che attacca in maniera più libera, quando qualcosa non andrà secondo le tue previsioni farai la fine dei botti di capodanno.

Se il tuo corpo Aiki diventa obeso e rigido, affannoso ed indisponibile al movimento, quale esempio puoi dare ai tuoi allievi?
Come puoi supportare VERAMENTE il gesto tecnico che dici di conoscere??

E soprattutto, nessuna hakama ti renderà un uomo migliore, se non comincerai a vivere comportandoti volutamente come ciò che desideri essere.

L'Aikido è un dito puntato in una direzione.

Indica la Via.

Nessuno può percorrerla per noi, nemmeno il più graduato degli insegnanti.

Ed il peggio che possiamo desiderare è un hakama magica che cammini al posto nostro.






2 commenti:

  1. Evidentemente, mio caro, non hai visto il film di Jacky Chan, LO SMOCKING.

    Inoltre da che il Panda è maestro di kung fu, le idee dei bambini si sono gradualmente confuse...

    :D

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    1. Ma LOL!!!!
      Anche Hurricane Polimar potrebbe essere un esempio fuorviante!^_^

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