9 novembre 2011

Improvvisare la libertà

Prendi un tizio.
Ma mica uno qualsiasi!
Uno proprio GIAPPONESE originale.
E gli fai fare Aikido all' Aikikai.
Vabbè..diciamo che gli fai fare un sacco di volte IkkyoNikkyoSankyo & Co.
Ma un SACCO di volte.
Finchè non le impara bene.
Ma talmente bene che gli affidano l'incarico di direttore didattico di una nazione intera!
La Tailandia, per l'esattezza.
E passano gli anni.
Ma mica due o tre?
30, 35!
Tanto che gli vengono i capelli bianchi del maestro e gli viene dato l'ottavo dan.
OTTAVO!
Ed il titolo di Shihan.
SHIHAN!
Ad una certa età e con un certo grado, con un bagaglio di esperienze alle spalle ed una nazione intera che ti invita  a  fare stages, ti senti pure un po' bravino,no?
E cerchi di esprimenti attraverso un aikido che non sia più sempre e soltanto coreografato, vi pare?
Si, esattamente.
Provi ad esprimere un Aikido Vivo.
Per l'appunto..PROVI!
Nel senso che se non ci hai lavorato in maniera specifica, se proprio durante un importantissimo embukai, improvvisi un Aikido Vivo su due piedi, per quatto tu possa essere graduato ed incensato, non hai che una sola possibilità: fare una figura di cacchissima.
Senza offesa per la cacca, che a modo suo, pure ha un'utilità....

La libertà non arriva per grazia e virtù dello spirito santo.
Non basta praticare lo schema perché un giorno, MAGICAMENTE, il nostro corpo si muova da solo in maniera adattiva.
E' uno studio che entra nello schema, lo frantuma fino a ricavarne i principi più profondi e lo ricostruisce a propria immagine e somiglianza,  in funzione della necessità.
Richiede anni di sperimentazione,competenza specifica, richiede, soprattutto, di mettersi in gioco continuamente.


Ecco a voi un modello vivente di come un aikido schematizzato praticato in maniera assoluta, per decenni, possa entrare in tilt nel momento in cui non c'è un canovaccio con il proprio uke.
Nonostante il grado.
Nonostante l'esperienza.
Nonostante l'incarico.



Sapete cosa mi fa una tristezza INAUDITA?
Il fatto che i commenti su youtube parlino di "pessimi uke", che "opponevano resistenza al maestro" e si "comportavano in maniera davvero maleducata!"

Questo è indottrinamento, è non voler vedere e non ammettere che questa dimostrazione non è solo brutta e malriuscita.
E' patetica.
In tutti i sensi.
Ed è una mortificazione per chiunque creda che nell'aikido debba esserci un minimo di serietà.

4 commenti:

  1. non so perché, ma a vedere il video mi fa proprio tristezza, per una figura indubbiamente barbina che per giunta è stata pure messa su youtube.
    ammettiamo anche che gli uke fossero poco "collaborativi", se mi passi l'espressione, ma qui stiamo parlando di un maestro che è pure direttore didattico…
    si può cercare qualsiasi scusa, ma il video gli fa fare proprio una pessima figura (in mondo visione, per giunta).

    RispondiElimina
  2. dopo il commento "politically correct" volevo aggiungere…

    ma che indecenza!!! ma non si mette "scuorno" nemmeno un po'? sembrava che fosse sul tatami per sbaglio…

    RispondiElimina
  3. Probabilmente non è nemmeno colpa sua...
    Per tutta la vita gli hanno raccontato che :
    1- Bastava fare kata per liberarsene un giorno, magicamente.
    2- se c'è un problema, colpisci uke e risolvi. Anche se non hai mai studiato un pugno in vita tua.
    3- gli allievi cadono a prescindere, tanto più sottomessi quanto più è alto il grado di tori.

    RispondiElimina
  4. Purtroppo credo che la "colpa" invece è sempre personale. Posso capire che si è influenzati negativamente, ma solo fino ad un certo punto

    RispondiElimina