20 giugno 2012

La Forma, l'Essenza ed il Caotico Tubo

Proprio recentemente, giù al Dojo, si chiacchierava di Forme e Biomeccanica.

La discussione era nata da una delle classiche domande da era post Youtubiana, la tipica "Perché il maestro Pinco Pallesio fa Kotegaeshi così ed il maestro Franfillicchio lo fa cosà???"

L'avvento del tubo ha portato tanta informazione, lo ammetto.
Io in primis me ne servo sia per vedere che per essere visto, tanto per chiarire...
Però è anche vero che spesso tanta informazione non filtrata può generare un caos tremendo ed un mucchio di confusione in testa agli allievi.





Uno dei miei, per esempio, che qui chiamerò "Il Tagliaerbe", passa la vita con la testa infilata nel monitor, rimbalzando da un decennio all'altro, alla ricerca di qualche dimostrazione che non ha ancora imparato a memoria.




Per contro, una cosa è chiara dal primo istante in cui digiti "Aikido" su qualunque sito di hosting video: non troverai uno che sia uno Shihan che utilizza delle forme identiche ad un altro Shihan.

Moda? Forse.
Eccesso di personalità? Probabilmente.
Marketing? Anche.

Ma, secondo me, il più delle volte un problema di background.
Ognuno sceglie delle forme che siano in sintonia col suo vissuto, con le sue esperienze e con ciò che vuole ottenere dai suoi allievi.

Ciò che disarma ancora di più è che tutte sono giuste e perfettamente logiche!!!





Certo, a me può sembrare più congeniale una forma in rotazione piuttosto che una in avanzamento, ma è una scelta mia, una questione di feeling, per dirla alla Cocciante, e non una definizione oggettiva di ciò che è meglio e ciò che è peggio.

Indipendentemente dalle forme scelte, però, esiste un sapere ancestrale dell'Uomo che è un sottofondo per ogni attività fisica.
Nella Scherma e nel Basket, nella Pallavolo e nel Budo, il corpo umano è formato sempre allo stesso modo.
Due braccia e due gambe, una testa ed una colonna.
A meno di non giocare lo Space Jam, ma quella è un'altra cosa...




E la maniera di muovere il corpo è ottimizzata in maniera identica, secondo principi che non sono soggetti ad interpretazione, perché pura fisica del movimento, perché scienza del gesto nello spazio, dell'organizzazione del corpo nell'azione.

Si chiama "Biomeccanica".

Facciamo un esempio.

Col termine "Postura" si intende l'utilizzo corretto della combinazione "gravità-posizione del corpo".

Una corretta postura è data da spalle basse e rilassate, busto aperto, testa dritta, mento retratto, gomiti chiusi, ginocchia rilassate e bacino basculante.





Questa posizione permette di massimizzare l'utilizzo del peso naturale del corpo, conservando lo stato di rilassamento/mobilità e connettendo perfettamente l'asse del corpo con il centro della Terra.

Significa che quando il mio ukè cerca di muovermi, la sua forza viene scaricata al suolo e la sua impressione è quella di spingere un armadio a 4 ante.
Pieno di vestiti.
Con degli enormi specchi sul davanti.

Significa che quando prendo contatto con un suo attacco, se mantengo la corretta postura lui avrà l'impressione di un pianoforte a coda che, d'un tratto, gli si materializza addosso.
Che non è proprio una situazione comodissima dalla quale attaccare ancora...





Questo è valido INDIPENDENTEMENTE dalla forma scelta.
Che io decida di utilizzare Ikkyo con un TenShin o in controanca, la postura corretta resta identica e massimizza comunque la mia forza peso.

Così come nel Basket si lancia a gomiti chiusi, schiena dritta e ginocchia morbide.
Esattamente lo stesso assetto con cui si riceve nella Pallavolo...




Ma c'è di più.
Se il mio stato mentale è corretto, vale a dire tranquillo e vigile, senza pensiero e pronto a reagire, spesso prendere una buona postura basta di per sé a terminare l'attacco.
Basta da solo a controllare uke, senza che sia necessario applicare alcun kata.

Il test è semplice: provate a praticare iriminage mantenendo una correta postura e poi mi direte.
Spesso non avete bisogno di chiudere la proiezione: Uke crolla molto, molto prima.

Dunque la domanda nasce spontanea:
la conoscenza di cui vogliamo appropriarci è unicamente la memorizzazione di QUELLE forme di QEL maestro, o vogliamo apprendere ad utilizzare il nostro corpo e la nostra mente, al di là delle forme scelte sera per sera?

E' sufficiente coprire l'area "kata" per essere certi di cammiare lungo la Via che abbiamo scelto?


2 commenti:

  1. nella differenza tra il pressapoco e la perfezione esistono infinite forme di "quasi errore" e di "quasi perfezione" che si definiscono stile personale

    TOLLERANZA

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  2. E' sufficiente coprire l'area "kata" per essere certi di camminare lungo la Via che abbiamo scelto?

    Non lo so! Dipende dall'obiettivo che ti poni. Potrebbe esser anche sufficiente nel caso l'obiettivo sia la memoria e la trasmissione di un sapere.
    Anche mantenere una corretta postura ed un corretto stato mentale, non è sufficiente di per se, può esserlo/diventarlo se legato ad un obiettivo preciso. Naturalmente se c'è non fa mai male nell'ottica di una pratica salutare.
    Il problema è sempre lo stesso:
    quale qualità/obiettivi ricerchi?
    per ognuna esistono varie strade, ma alcune son più valide(performanti) di altre.

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