Nel capolavoro incompiuto di Bruce Lee, una delle figure più fraintese della storia delle arti marziali, vestito di una tutina gialla ormai entrata nell'Olimpo dei cimeli Hollywoodiani, Bruce si appresta ad un combattimento col malvagio Inosanto.
Armato di un frustino di bamboo, con movenze a metà tra l'istintivo ed il caotico, controlla senza difficoltà i potenti colpi di bastone del suo avversario.
La distanza, le traiettorie imprevedibili, i movimenti senza pensiero.
Questi i plug in che decretano la vittoria del bamboo contro gli olisì.
"I miei colpi sono vivi ed improvvisi. Come pensi, con le tue azioni stereotipate, di affrontare i miei ritmi sincopati?"
E' esattamente a quella scena che ho pensato quando ho visto questo video:
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